La cometa, denominata C/2019 Y4 Atlas proveniente dalla fascia di Kuiper, remota regione nella periferia del Sistema solare, è osservabile al telescopio dalle nostre latitudini. La cometa è stata scoperta alla fine del 2019 e attraverso i parametri orbitali si è trovato un'orbita ellittica molto allungata che la porterà nelle prossime settimane ad avvicinarsi considerevolmente al Sole. La cometa raggiungerà il perielio il prossimo 31 maggio e la minima distanza dalla Terra – 94 milioni di km – il 23 maggio. Si è osservato nei mesi scorsi un rapido aumento di luminosità, portandoci a pensare che sarebbe potuta diventare visibile a occhio nudo alla fine del mese di aprile 2020. Le ultime osservazioni hanno però evidenziato che il nucleo della cometa pare essersi frammentato in più pezzi con un conseguente calo di luminosità. Abbiamo acquisito molte conoscenze sulle comete, questo sulla base di tantissime osservazioni e missioni, come ad esempio la missione Rosetta, una sonda e un piccolo lander di nome Philae, che è atterrato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko con lo scopo di analizzarla; questi oggetti risultano particolarmente fragili, essendo composti principalmente da materiali sia ghiacciati che rocciosi. Questi materiali lentamente sublimano man mano che la cometa si avvicina al Sole e generano la chioma e successivamente la lunga coda. Purtroppo non è strano che il nucleo si spezzi: le comete sono oggetti dinamici che emettono polveri e gas, le cui condizioni possono cambiare portando a repentine variazioni di luminosità. Secondo le previsioni aggiornate con i dati delle nuove osservazioni, se il processo di frammentazione del nucleo non la sgretolerà completamente, la cometa supererà la soglia della visibilità a occhio nudo solo nella seconda metà del mese di maggio, quando però sarà difficile da osservare perché molto vicina al Sole. Per il momento non possiamo fare previsioni, la cometa viene costantemente osservata per capire quale sarà la sua evoluzione.